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porretta terme

Cosa vedere sull’appennino bolognese tra natura, castelli e borghi

Le montagne nascondono tantissimi segreti, infatti in questo articolo troverai suggerimenti su cosa vedere sull’appennino bolognese. Ma non saranno i soliti luoghi famosi, anzi voglio proporti mete meno conosciute ma con un fascino che incanta.

In questo itinerario ti porterò in luoghi magici, difficili da raggiungere e in mezzo alla natura.

1.Rocchetta Mattei

Iniziamo da lei, la maestosa Rocchetta Mattei (di cui ho parlato anche in quest’altro articolo).

Questo castello unico al mondo venne fatto costruire da Cesare Mattei che, scosso dalla morte della madre, si rifugiò sull’appennino bolognese.

La particolarità della Rocchetta è il fatto che coniughi lo stile medievale con quello arabo-moresco, infatti la cupola dorata ne è l’esempio. Per gli interni invece, Mattei si è ispirato all’architettura di siti famosi come l’Alhambra di Granada per il Cortile dei Leoni o la Cattedrale di Cordoba per la cappella.

Negli ultimi anni la Rocchetta è diventata molto famosa e attira sempre più curiosi che, affascinati dall’aspetto e dalla storia, vogliono vederne le sale.

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2.Grotte di Labante

Una meraviglia della natura e molto rara perché difficilmente queste cavità naturali superano i 5 metri di lunghezza, infatti è una delle più grandi d’Italia.

Le grotte si trovano nel comune di Castel d’Aiano, all’interno della borgata di San Cristoforo Labante. Per trovarle è sufficiente prendere come punto di riferimento la chiesa del paese e lasciare l’auto nel piccolo parcheggio per poi proseguire a piedi.

Inoltre si è formata una cascata grazie al fiume che proviene dalla sorgente di San Cristoforo e che alimenta l’acquedotto delle località di Vergato e Castel d’Aiano.

Il piccolo laghetto è attraversato da un ponte di legno e questo permette di poter ammirare la grotta al suo interno, fino al cancello che sbarra la strada. Invece, sul lato opposto della montagna, la roccia è cava e questo crea un fenomeno carsico senza eguali.

Inoltre, se si ha più tempo a disposizione, dalla grotta partono diversi sentieri di trekking come il sentiero delle tane, il più famoso.

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3.Castello di Medelana

Situato sulle colline del comune di Marzabotto e difficile da raggiungere, si trova il misterioso e suggestivo Castello di Medelana.

Essendo circondato dalla vegetazione, affascina chiunque ci passi davanti, ma non si sa molto su questa meraviglia ormai abbandonata.

Molto probabilmente venne costruito nel Quattrocento e faceva parte di un complesso di edifici. Successivamente, all’inizio del XX secolo, il castello venne acquistato da Ivan Mercatelli che gli conferì lo stile post liberty di oggi e che cambiò il nome in “Villa Ada”Divenne albergo e ristorante, poi ceduto ad una cooperativa edificatrice del bolognese.

I lavori di ristrutturazione non sono mai partiti, infatti il castello riversa in uno stato di abbandono ed è circondato da un alone di mistero. Una location perfetta per un film horror.

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4.Porretta Terme

Tra i luoghi da vedere sull’appenino bolognese, non può mancare la sosta a Porretta Terme, un borgo con un centro storico molto colorato e attraversato dal fiume Rio Maggiore.

Mi è piaciuto tantissimo perdermi tra i vicoli di Porretta fino alla Parrocchia di Santa Maria Maddalena da cui si gode di una fantastica vista sulle montagne. Inoltre, Porretta è famosa per gli stabilimenti termali, infatti le acque hanno riconosciute proprietà curative.

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Tra questi stabilimenti si trova un antico complesso di edifici ormai abbandonato, le Terme AlteMolto famosa è la Sala Bibita di queste terme perché le pareti sono rivestite da migliaia di piastrelle in maiolica realizzate a inizio Novecento da Galileo Chini, il più importante esponente italiano del periodo liberty. Il Comitato Terme Alte si sta impegnando per restituire questo bene alla popolazione.

Inoltre, poco fuori Porretta, si trova il Santuario della Madonna del Faggio, meta di molte escursioni e situato in una splendida faggeta.

5.Lago di Suviana

Un luogo molto bello a pochi chilometri da Porretta Terme è il Lago di Suviana, un lago artificiale che si è formato grazie alla realizzazione della diga nel 1932 e meta ideale per stare in mezza alla natura.

Al lago di Suviana si trovano tantissime cose da fare, soprattutto in estate quando il luogo prende vita, come canoa, pedalò, pesca e windsurf.

Inoltre ci sono anche delle spiagge libere e altre attrezzata dove rilassarsi e godersi il sole. E’ bene tenere in considerazione però che la balneazione è vietata in quanto manca il servizio di salvataggio.

Per chi ama camminare, è possibile fare il giro del lago e arrivare alla diga e alla centrale idroelettrica di Bargi, la più potente dell’Emilia-Romagna.

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6.Orrido di Gea

Un altro suggerimento su cosa vedere sull’appenino bolognese è l’Orrido di Gea. Si tratta di un percorso molto suggestivo tra boschi e pozze d’acqua alla scoperta dei vecchi mulini di Gea.

Il sentiero parte da Villa d’Aiano da cui si prende il sentiero 400/3 che entra nel bosco. Dopo circa mezz’ora di cammino si raggiunge una strada asfaltata e, attraversato il ponte sul torrente Gea, si arriva alle pozze.

Lungo il percorso si trovano i resti di antichi mulini ad acqua.

7.Borgo La Scola

Un borgo piccolissimo, fermo nel tempo e con solo 8 abitantiLa Scola, nel comune di Grizzana Morandi, è uno dei borghi meglio conservati dell’appennino bolognese.

Si raggiunge percorrendo una strada piena di curve e il parcheggio è in realtà un piccolo prato delimitato solo da una corda. Nei weekend penso sia molto difficile trovare un posto libero.

Camminando per le vie del borgo si ha la sensazione di vivere in un’altra epoca perché la maggior parte degli edifici risalgono al 1400-1500, e solo nel 1375 si iniziò a parlare delle famiglie che lo abitavano.

La Scola deriva da “skulk” che significa vedetta, posto di guardia, infatti era nato come quartiere militare, costruito dall’Esarcato di Ravenna per impedire l’arrivo dei Longobardi.

Da semplice posto di guardia diventa luogo abitato grazie ai Maestri Comacini, muratori e artisti attivi in buona parte dell’Italia e della Svizzera.

Camminare oggi per le le vie della Scola e ammirare le case in pietra rimaste praticamente intatte, crea un’atmosfera davvero surrealeInoltre ad ogni angolo si gode di una favolosa vista sulle montagne circostanti.

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8.Villa del Cavaliere

Arriviamo adesso in un posto dimenticato sull’appennino: la Villa del Cavaliere, la cui storia è strettamente legata alla Rocchetta Mattei.

Questa villa liberty infatti era stata costruita da Cesare Mattei, il quale aveva inventato una nuova medicina che avrebbe dovuto curare tutti i mali, l’Elettromeopatia.

Alla Villa del Cavaliere infatti venivano ospitati i pazienti più facoltosi che dovevano pagare una quota per avere la famosa medicina, insieme ai dipendenti.

Se vuoi saperne di più sull’esplorazione di questo luogo abbandonato, ti rimando al mio articolo.

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9.Molino del Pallone

Sai che in Emilia-Romagna abbiamo un parco fluviale? Esattamente a Molino del Pallone dove le acque del Reno sono cristalline. E’ un luogo incontaminato e ancora poco conosciuto sull’appennino bolognese. In questa zona infatti il fiume Reno forma vasche naturali che invogliano a tuffarsi, nonostante la temperatura sia abbastanza fredda.

Nel 2007 è stato inaugurato il parco fluviale con lettini, ombrelloni e anche un campo da beach volley.

Inoltre la località di Molino del Pallone è facilmente raggiungibile anche in treno perché è una delle fermate della ferrovia Bologna-Pistoia.

parco fluviale di molino del pallone

10.Castiglione dei Pepoli

Tra le cose da vedere sull’appennino bolognese ne rimane uno. Un piccolo borgo medievale poco conosciuto, nato sul declivio del Monte Gatta, infatti anticamente era chiamato Castiglione dei Gatti ed era quasi completamente ricoperto dai boschi.

I Conti Alberti vendettero poi il borgo alla famiglia dei Pepoli che ne fecero un feudo finalizzato al controllo territoriale.

Oggi Castiglione è uno dei luoghi dell’appennino bolognese maggiormente proiettato verso il futuro perché sta investendo nei servizi pubblici e nelle bellezze della zona.

Inoltre, il fulcro di Castiglione dei Pepoli sono i giovani che, aprendo locande e facendo degustare i prodotti tipici della zona, stanno restituendo prosperità al territorio.

Conoscevi questi luoghi dell’appennino bolognese? Quali hai visto?

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